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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL  25 /10/2011 - Bus, rivoluzione promossa con riserva

 

Sant’Angelo Il comitato che raggruppa i pendolari dell’ex Sila chiede di potenziare la fascia di corse tra le 7 e le 7.30
Bus, rivoluzione promossa con riserva
«Bene la nuova tratta autostradale, ma ora servono più mezzi»
 

sant’angelo I pendolari della ex Sila promuovono con riserva la “rivoluzione autostradale” del trasporto su gomma. Il comitato che raggruppa i viaggiatori di Sant’Angelo, Graffignana, San Colombano e Miradolo giudica positivamente la nuova sperimentazione con ingresso degli autobus in A1 a Pieve e uscita a San Donato, ma chiede un potenziamento dei mezzi a disposizione. Il rischio, altrimenti, è che centinaia di lavoratori vengano esclusi dal servizio sulla nuova tratta, che nel primo mese di sperimentazione ha dato risultati positivi con una riduzione dei tempi di percorrenza verso il capolinea della metropolitana di San Donato. Il comitato ha espresso le proprie ragioni in un documento, inviato nelle scorse ore alla Provincia di Lodi. Il tema cruciale, come detto, è quello dei nuovi percorsi sperimentali, con gli autobus che dopo Sant’Angelo raggiungono il casello di Pieve e da lì San Donato, risparmiando tempo rispetto ai bus che raggiungono il capolinea del metrò tramite via Emilia o entrando in autostrada a Melegnano. Dopo il primo mese di sperimentazione, il comitato pendolari segnala che «le tre corse del mattino e della sera hanno riscontrato un notevole successo: questo fa si che i pendolari santangiolini, il più delle volte, non riescano a salire su questi pullman». Succede inoltre che molti pendolari in arrivo da Chignolo Po, una volta raggiunto Sant’Angelo lascino il loro autobus (che entra in autostrada a Melegnano) salendo su quelli sperimentali che entrano in A1 a Pieve. «Al momento - aggiungono gli esponenti del comitato - nessuna corsa della tratta da Miradolo (provenienza Chignolo) è servita dalla sperimentazione». Come risolvere i problemi di sovraffollamento che ogni mattina si registrano a Sant’Angelo? Il comitato pendolari sembra avere le idee chiare: «Proponiamo di dotare le tre corse sperimentali (almeno quelle del mattino) di pullman con doppio numero di posti (due piani o “biscioni”) già presenti in flotta, in modo che possano usufruirne più utenti, tenendo conto che Sant’Angelo è il centro più grande della tratta, anche in termini di abbonati». «Per quanto riguarda la tratta da Miradolo - aggiungono i rappresentanti del comitato - chiediamo che almeno due corse del mattino (6,36 e 7,07), entrambe con ingresso a Melegnano, possano essere trasformate in corse con ingresso al casello di Lodi: questo consentirebbe anche ai pendolari di Sant’Angelo di usufruire, nell’ora di punta, di due corse aggiuntive con ingresso al casello di Lodi». Altra richiesta del comitato pendolari è «rivedere la destinazione delle tre attuali corse autostradali (Melegnano) che transitano da Sant’Angelo attorno alle 7.45». La proposta è deviare due delle tre corse, facendole entrare in A1 a Pieve. E ancora, i pendolari chiedono alla Provincia di «potenziare la fascia di corse che transitano su Sant’Angelo tra le 7 e le 7,30 in modo che gli utenti possano raggiungere con sufficiente certezza la fermata del metrò entro le 8 grazie al servizio efficiente delle corse che entrano al casello di Pieve».Lorenzo Rinaldi



 


 

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